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Terra di Confine

Aperto da Silver Element, 9 Aprile 2006, 09:59:25

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+++Eric_Draven+++

"ma che avarà da sorridere questa ragazzina?" pensò Kemos senza cambiare espresione, poi stete per quelche secondo in silenzio a pensare tra se e se "detesto viaggiare in compagnia, e poi questa mi sembra una di quelle che non tengono mai la bocca chiusa, ma infondo quedo mi potrebbe ricapitare di trovare un demone che viaggi con me, potrebbe aiutarmi a conoscere quelcosa del lato di me che mi è oscuro, forse dovrei proporle di viagiare con me..." Kemos la fissò per un po' spense la sigaretta sul tavolo e subito ne accese un altra "maledizione, sono quesi finite" disse stto voce, poi fece una piccola smorfia e si rivolse alla ragazza "a te serve un posto sicuro dove stare almeno fino a domani, non so che hai fatto ma non sei al sicuro, hai due possibilità; la prima è che io ti porrto in una locanda, prendiamo una camera e atendi li per tutto ilpomeriggio, io farò un giro in città per un paio d'ore a fare rifornimenti per il mio viaggio, sarò via unpaio d'ore, domani mattina all'alba usciamo dalla città e ogniuno presegue per la sua strada, le seconda possibilità è che tu voglia venire in viaggio con me, sono diretto alle grotte tekir a almeno tre giorni di viaggio da qui, giro il mondo, non ho mente precise, sinceramente vorrei portarti con me, non fare domande su questo fatto, detesto le domande, se impari questo andremo anche d'accordo, vorrei che tu viagasi con me almeno per un po'" era da tempo che Kemos non parlava per così tanto tempo ad una persona, ma voleva convincere quella ragazza demone a venire con lui, aveva bisogno di risposta, ma sperava che quella ragazzina impertinente non avesse iniziato a fare domande, sul perchè, sul per come e per quele motivo, Kemos detestava queste prese di confidenza. "allora ragazzina a te la scelta, domani sarà un addio o l'inizio di quelcosa? spetta a te scgliere, ma prima il tuo nome, non posso continuare a chiamarti ragazzina..." mentre Kemos attendeva una risposta nemmeno sembrava che quella ragazza non era li di fornte a lui, parlava con un fredezza davvero impressionante, non lasciava trasparire la minima emozione o pensiero, era come un muro invalicabile la sua mente.

NeMo

#31
Il vecchio non si era accorto della meteora che cadeva verso di lui, ma essa, incredibilmente, aveva virato verso il ragazzo quando il suo braccio si era illuminato. Si voltò appena in tempo per veder distruggere la roccia. Il ragazzo aveva dimostrato una forza incredibile... e Zacharia sentiva, dentro di lui, un potere magico maestoso e incontrollato. Potenzialmente, quel ragazzo avrebbe potuto diventare un potentissimo stregone. Lo stupore gli aveva dato lucidità. Il vecchio porse la mano al ragazzo, maestoso nella sua altezza e sullo sfondo rosso del cielo in fiamme.

<<Andiamo, figliuolo. Qui è pericoloso. Vieni al campo con me... lì io, tu e il tuo piccolo amico saremo al sicuro.>> Almeno più al sicuro che qui, pensò, mentre meteore di ogni dimensione cadevano dal cielo sbaragliando i gruppi di Otreani, colti impreparati dal potentissimo incantesimo, ormai fuori controllo.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

Silver Element

#32
Veht continuava ad attaccare senza sosta gli Otreani ma sembrava che più en uccidesse e più ne venissero furoi. Ad aggravare la situazione ora c'era anche il fatto che la magia di Zacharia era andata fuori controllo
Devo spostarmi da qui altrimenti finirò anche io sotto una meteora pensò mentre correva verso un gruppo di soldati umanoidi.
Fece un rapido calcolo e pensò che forse era il momento di ritornare al campo.
Si voltò ed iniziò a correre verso il campo. Vide che Reymond ed i suoi soldati erano impegnati a tenere a bada altri Umaoidi
-Dannazione dove ti eri cacciato ragazzo...- disse il capitano
-A divertirmi, stavo massacrando un paio di umanoidi epr conto mio...ma sono troppi anche per me-
Reymond sorrise
-Ora cosa hai intenzione di fare?- chiese
-Vado a vedere com'è la situazione nel resto del campo-
Detto questo si mise a correre verso la zona di allenamento dei soldati, e li incrociò un altro gruppo di Otreani
Maledizione...sono già a questo punto?
Si preparò a combattere ancora
Citazione di: T-Metal
Citazione di: Silver ElementQuindi se dio esiste....vivi il lato Dio della Vita....

Devi smettere di farti le piste di tasti liofilizzati della tastiera  :ph34r:


T-Metal

#33
Il vecchio gli sembrò convincente ed inoltre si apprestava a finire il pasto. Quando i tre arrivarono videro il caos all'accampamento fra soldati e umanoidi immischiati in una battaglia di polvere ed urla sul fondale di un cielo rosso che piangeva meteore. Tutto ciò rese Kilkan molto irrequieto, tanto da farlo cominciare ad abbaiare nella direzione della battaglia e di tanto in tanto pararsi dietro le gambe di Vahn.
La situazione sembrava reggere, ma se continuava così i soldati non avrebbero resistito molto, considerando che gli otreani aumentavano sempre di più. Vahn vide un soldato riuscire a mettere KO uno di quegli strani esseri e cominciare nella loro direzione e rivolgersi al vecchio accanto a Vahn.
<<Non eri un mago tu? Su! Renditi utile!>>
Il soldato posò poi lo sguardo su Vahn ed urlò:
<<Da dove esci fuori!?>>
<<Perchè state tutti ballando?>> Chiese il ragazzo, dubbioso.

NeMo

#34
E' vero, sono un mago, pensò il vecchio. La lucidità non era ancora del tutto svanita. Vide, poco oltre, un gruppetto di una ventina di umanoidi che avanzava verso Veht. Rammentò di averlo visto poco prima sulle pagine del suo libro. Doveva essere dalla sua parte.
<<Non è una danza, figliuolo. E' la guerra!>> urlò a Vahn. <<Quegli esseri sono malvagi, e vogliono farci del male. State dietro di me!>>

Avanzò di due passi, in modo che il soldato, il ragazzo e il lupo rimanessero alle sue spalle. Quindi formulò delle parole magiche. Fortunatamente l'incantesimo andò per il verso giusto, e le sue braccia cominciarono a fremere: una serie di fulmini danzavano attorno ad esse come serpenti.

<<Ragazzo!>> urlò, rivolto a Veht. Cominciò a spostare alternativamente le braccia in avanti, come a lanciare pietre. I fulmini partivano dalle sue mani seguendo il suo volere, colpendo uno a uno i soldati Otreani che lo minacciavano. Alcuni resistettero, ma la maggior parte di essi cadde sotto i suoi colpi, finchè l'incantesimo non si esaurì. Alla fine, Veht aveva davanti a sè solo tre o quattro Otreani feriti e uno indenne.

Con l'incantesimo si esaurì anche la lucidità di Zacharia, che ora stava domandando al soldato dietro di sè cosa mai stesse succedendo, ignaro del fatto che gli Otreani, avendo capito il pericolo che il vecchio rappresentava per loro, avessero mandato degli assassini scelti ad eliminarlo, e che questi erano in agguato sugli alberi dietro di lui.
"Volevo dire al mondo e a tutti gli amici di internet che in queste ore dramatico c'è grosse crisi! Qua non sappiamo più quando stiamo andando su questa terra! Ti chiedi come mai, come dove nel mondo? Dove chi? Perchè quando? Chi le sa le risposte? Ti chiedi quasi quasi i miracoli nel buio. Ma la risposte non le devi cercare fuori. La risposte è dentro di te. E però è sbagliata."
God 87, Great Sephiroth and NeMo are proud to present:

"Quanto legno potrebbe rodere un roditore se un roditore rodesse il legno?"
"Un roditore non potrebbe rodere nessun legno, visto che un roditore non può rodere il legno."
"Ma se un roditore potesse rodere e rodesse un po' di legno, quanto legno potrebbe rodere un roditore?"
"Anche se un roditore potesse rodere il legno, e anche se il roditore rodesse il legno, dovrebbe un roditore rodere il legno?"
"Un roditore dovrebbe rodere se un roditore potesse rodere il legno, e se un roditore volesse rodere."
"Oh, piantala."
"Vorrei solo dare un occhiata in giro."

Silver Element

#35
Zacharia avvertì Veht giusto in tempo.
Gli otreani cadevano morti sotto i colpi del potente mago, e Veht riuscì senza problemi ad uccidere quei quattro che rimanevano.
Si voltò verso Zacharia per ringraziarlo e si accorse che c'era qualcosa di strano nelle vicinanze.
Qualcosa che non andava, troppo silenzio e quiete.
Poi notò qualcosa sulgi alberi vicino al mago
Un lama...ma cosa? realizzo che cosa stava per accadere
Era troppo lontano epr poter intervenire e nessuna delle sue tecniche avrebbe raggiunto quell'albero in tempo
-Zacharia, stai attento, dietro di te!- gridò mentre iniziava a correre verso il mago, sperando dia rrivare almeno in tempo.
Citazione di: T-Metal
Citazione di: Silver ElementQuindi se dio esiste....vivi il lato Dio della Vita....

Devi smettere di farti le piste di tasti liofilizzati della tastiera  :ph34r:


Silea

-mmm...- fece Lilith pensando con la sua solita faccia innocente:-io sono Lilith... E non sono una ragazzina... In quanto alla scelta che dovrei fare... Vediamo un po'...- riflettè qualche secondo "certo è un po' maleducato, eh... Ma potrebbe essere interessante viaggiare un po' con qualcuno che non conosco... Voglio proprio vedere come va a finire..." pensò:-daccordo... viaggerò con te... Tanto dovrebbe essere più o meno come viaggiare con un rotwailer, no?- disse sorridendo:-non parli mai, ringhi e hai sempre il muso... Certo non sono affari miei, comunque...- si stiracchiò:-allora... Non dovevamo andare in una locanda?-
[img]http://www.cartolinemusicali.net/files/il%20corvo/cartoline5.jpg" border="0" alt="" /]
[img]http://cof.rockmetal.art.pl/images/galeria/54.jpg" border="0" alt="" /]

"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

+++Eric_Draven+++

"questa ragazzina è davero meleducata, però mi dovrò abituare viso che deve viaggare con me, ma vorrei strozzarla!" pensò kemos senza lasciare che i suoi pensieri trasparissero, si alzò dal tavole usci dall'osteria dicendo "su forza Lilith, andiamo alla locanda" camminava per la via principale delle città, sembrava che gli individui che prima inseguivano la ragazza non erano da quelle parti, camminarono per un centinaio di metri poi Kemo si fermò "questa è la locanda di cui parlavo, vieni entriamo" disse, poi aprì la porta e si trovò nell all, sembrava un posto accogliente e spazioso anche se modesto, faceva prorpio al suo caso, accese una sigaretta e si avvicinò al bancone, c'era una donna che aspettava con un soriso nemmeno troppo forzato.
KEMOS: buon giorno.
DONNA: buon giorno, potete spegiere la sigaretta per favore, l'odore da fastidio ai clienti
Kemos la guardò senza darle una risposta, "una camera per favore" la donna sbuffò poi rispose "doppia?" Kemos si girò verso la sua compagna di viaggio, non disse nulla ma sembrava non avesse nulla da ridire "si doppia" rispose il ragazzo "cenata qui suesta sera? si mangia molto bene e..." kemos rispose prima che lei concludesse la frase "si" la donna lo guardò "bene, sono 20 tarie più i vostri nomi" "vogliamo fare 25 tarie e sorvolare sula nostra indentita?" disse Kemos, la donna fece una smorfia "d'accordo". Kemos prese la kiave della stanza e la diede a Lilith "prendi, vai di sopra e riposati, io vado a fare rifornimenti sarò di ritorno tra un paio d'ore" poi Kemos uscì, si diresse verso il mercato che era poche centinaio di metri più avanti di dove si trovava la locanda, era affollatissimo, ma era pieno di cose interessanti. si fermò ad un grande banco, c'era un uomo anziano con una ragazza che doveva essere sua figlia
KEMOS:buongiorno, sto cercandpo delle provviste per almeo una settimana, per due persone, che siano nutrienti ma poco voluminose, voglio viaggiare leggero, potete darmi una mano?
NEGOZIANTE: certamente! ci è arrivata da poco una fornitura di carni provenienti dal nord e altre dall'est, tuttiu prodotti buoni e genuini!
KEMOS: carne del nord? è carne di homegon?
NEGOZIANTE: certamente, guardate, è carne di prima scelta, non ne ho mai avuta di così bella! è già esicata e speziata, pronta all'uso, vedo che avete un buon occhio!
KEMOS: diciamo che mi piace mangiare bene, me ne tagli la quantita necesaria per un viagio di una settimana per due persone, abbondate e aggiungete anche quel pane secco.
NEGOZIANTE: bene sarà tutto pronto tra pochi minuti.
Kemsos si rivolse poi alla ragazza "avete delle sigarette già pronte qui?" la ragazza tirò fuori da sotto il banco una scatola e l'aprì "quante ne volete!" rispose "kemos accennò un sorriso e poi le disse "me ne dia 200 per favore" poi si avvicinò e sussurrò all'orecchio della ragazza "anche un etto di oppio" la giovane lo guardò e annuì con la testa fecendo un sorriso a mezza bocca. Kemos aspettò qualche minuto poi il negoziante gli porse una busta "ecco tutto quello che avete rischesto, c'è tutto" Kemos controllò velocemente la mercie "bene, quanto vi devo?" "sono 85 tarie" risposero padre e figlia assieme, il ragazzò contò le monete e le mise sul bancone e si allontanò senza aggiungere parole. mentre tornava verso la locanda vide una bottega di polveri e ingredienti magici, guardò nel suo zaino, vide che aveva abbastanza materiale per ancora tanti gionri quindi passò avanti e con passo svelto torò alla locanda. Kemos entròe mentra saliva le scale la donna del bacnone lo fermò "la cena sarà pronta tra poco!" griudò, il ragazzo annuì e raggiunse la camera, entrò. Lilith era seduta sul letto, kemos appoggò la busta su un tavolinetto, prese alcune sigaette e si sedette su una sedia vicino alla ragazza.
KEMOS:lilith, tra poco sarà pronta la cena qui, prima toglimi una curiosità, tu sei un demone non è vero?
LILITH: si lo sono
KEMOS: l'avevo capito, si vede benissimo che non sei umano, le creature come te le riconosco
LILITH: e tu sei un mezzo demone, no?
KEMOS: si, un figlio del peccato, un mezzosangue
LILITH:già non tutti sono fortunati, eh
KEMOS:ah! non mi creerai problemi vero? intendo per i tuoi problemi  con la legge l'ultima cosa che voglio sono problemi
LILITH: oh non credo, dopo tutto i problemi hanno quasi sempre una soluzione (rispose con un ghigno malefico)
KEMOS: posso immaginare a quele soluzione tu tu riferisca... se vuoi viagiare con me dovrai attenerti ad scune regole, se le rispetterai andremo d'accordo... non fare troppe domande, mi irritano, tini la bocca chiusa con gli stranieri, non dire il mio nome, mai, non ipedirmi di fumare oppio, non sono affari tuoi, e non commetare le dolci compagnie che porto in cmera con me... chiaro?
LILITH: (Lilith fece una smorfia) e allora ecco alcune MIE regole:trattami bene, portami rispetto, non darmi ordini e sollazzati senza disturbarmi se le rispetterai remo ancora più daccordo- lo guardò un po stizzita
KEMOS: d'accordo lilith, inoltre avrai vitto e alloggio pagati, non dovrai guadagnarti da vivere, compagni? (disse porgendogli la mano)
LILITH: (lei innarcò un sopracciglio) compagni (rispose stringendogli la mano)
KEMOS: bene, da dove vieni lilith?
LILITH: Da una città poco lontano da qui
KEMOS: sono diretto alle grotte, non ho una vera e prorpia meta, qulcosa da ridire riguardo alla direzione?
LILITH: (fece spallucce) no un posto vale laltro
KEMOS: molto bene, si, sono convinto che sarà interessante viaggare con te, immagino che tu sappia combattere...
LILITH: (indicò lo spadone che aveva legato alla schiena) e lo chiedi anche
KEMOS: sei un demone, come te la avi con la magia?
LILITH: bene, cioè riguardo i poteri demoniaci me la cavo Non per vantarmi ma me la cavo alla grande
KEMOS: interessante, molto interessante, mi sembri una ragazzina sveglia, ma c'è qualcosa che mi sfugge, come mei accetti di viaggiare con me?
LILITH: (fece di nuovo spallucce) Potrebbe essere.... Divertente.... Perchè mi chiami sempre ragazzina?
KEMOS: perchè è quello che sei, avrai 15 anni, o sbaglio?
LILITH: (ridacchiò) io sinceramente ne ho 20
KEMOS: 20? non mi piaciono le persone che scherzano!
LILITH: non sto scherzando!! ne ho 20!!
KEMOS: che mi venisse un colpo!! (disse ridendo)
LILITH: oh, sai ridere Noo! (disse sarcasticamente) comunque devi chiedermi ancora qualcosa?
KEMOS: (kemos si accese una sigaetta) ne vuoi?
LILITH: no, non fumo (rispose spensierata)
KEMOS: si, ho ancora da chiederti qualcosa ventenne bambina, sai che simbolo è questo? (disse metnre si scoprì il tatuaggio sula spalla)
LILITH: mmm (riflettè un po) al momento non ricordo però mi sembra di averlo già visto (disse) credo che se facessi qualche ricerca potrei scoprirlo (rispose)
KEMOS: e se ti prendessi a sberle in testa? sto scherzando (disse sbuffando sul viso sudato) sei di queste parti vero? comefate a resistere a qusto maledetto caldo, mi sfa facendo impazzire
LILITH: sono abituata al caldo tutti i demoni lo sono, ce lho nel sangue Sono nata dalle fiamme però forse se fumassi meno avresti meno caldo
KEMOS: preferirei crepare al sole! (spense la sigaretta e ne accese un altra) quale letto vuoi a sinistra o a destra?
LILITH: è indifferente
KEMOS: bene, prenso quello sinsitra che è più vicino alla finestra, non vorrei morire dal caldo qusata notte, vinei di sotto la cenna sarà pronta...
LILITH: ok andiamo.

Silea

scesero al piano di sotto e si andarono a sedere un po' in disparte dal resto della folla...
Aspettavano il cameriere e nel frattempo tra i 2 c'era un silenzio di tomba... Lilith guardò fuori dalla finestra, la luna piena occhieggiava dietro le nubi che passavano veloci... Sorrise, le piaceva la luna...
Sospirò "bene, il mio compagno ha esaurito la riserva di parole giornaliera..." pensò...
Dopo un po' un tizio ubriaco si avvicinò al tavolo e le disse:-ehi, perchè non vieni con me su in camera?-
poi le afferrò il polso, lei strinse il pugno... Il tipo cercò di tirarsela dietro, ma lei non si mosse di un millimetro:-ti consiglio di lasciarmi stare...- disse lei:-e io ti consiglio di venire con me...- rispose lui:-chi ti credi di essere? Lasciami stare- sbottò Lilith:-tu fai quello che ti dico io- urlò l'uomo:-vogliamo risolvere la questione fuori?- chiese Lilith alzandosi irata:-oh, fai la voce grossa?- rise l'ubriaco, Lilith fece una smorfia di disprezzo e gli piantò un cazzotto in piena faccia... L'uomo cadde a terra svenuto:-cameriere- chiamo Lilith:-può spostare questo sacco di escrementi, per favore? E si muove a venire a prendere le ordinazioni?!- chiese stizzita, poi si risedette e tornò a guardare la luna fuori
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"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

+++Eric_Draven+++

#39
Kemos assistette alla scena in silenzio, lilith era una ragazza che sapeva il fatto suo, ma attitare l'attenzione su di se quando si era ricercati non era una cosa enermemente saggia "lilith, per piacere, non attirare troppa attenzione su di te, almeno fino a quando non siamousciti da qusta città, cmq bel lavoro" kemos poi frgò nel suo zaino e prese una polverina, di nascoso la mise in bocca al balordo svenuto, ma sembrava che lilith l'avesse notato. era una polvere altamnte velenosa che non lasciava tracie visibili, quel balordo non si sarebbe svegliato mai più, Kemos non sopportava questo genere di persone, non l'avrebbe mai lasciato in vita. un uomo venne e buttò fuori il balordo svenuto poi come niente fosse chese "cosa vi porto per cena?"

Silea

Lilith annuì al ragazzo e aggiunse:-che altro potevo fare?- poi si rivolse al cameriere:-ci porti il menù, maleducato!- si rivoltò verso il ragazzo:-cos'era quella polvere?- chiese dopo che il cameriere se ne era andato a prendere un menù
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"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

+++Eric_Draven+++

Kemos la guardò un po stranito "allora mi hai visto? credevo di essere più bravo a nascondere quel che faccio... è una polvere creata artigianalmente da me, non ne esistono in vendita di cose del genere, consultando alcuni scritti sono riuscito a mischiare tre diverse polveri per creare un potente veleno, una volta ingerito ferma il battito del cuore in pochi istandi non lasciando traccie visibili." kemos parlò di questo quasi vantandosi, come se aver appena tolto la vita ad un uomo non fosse qualcosa a cui dare attenzione "detesto le persona che fano come quell'uomo, ci sono cose che non si possono ottenere con la forza, una punizione crudele ma giusta" nel frattempo il cameriere porò i menù, kemos lo prese in mano poi parlò ancora "non ti preoccupare lilith, anche se con me porto tanti intrugli mortali non ti farò del male, non vedo perchè dovrei, anzi se vuoi ti insegnerò ad usare alcuni di questi intrugli, a tempo debito" kemos sfoglò il menù poi si rivolse ancora a lilith "guardì la luna eh? da dove vengo io la luna è stupenda, grande, luminosa, vorrei tornare nelle mie terre, così smetterei di partire il caldo qui, e potrei guardare nuovamente la luna come facevo da ragazzo... Lilith, bada una cosa, non sono sempre di buon umore come questa sera, quindi non credere di strapparmi tante parole domani, col caldo sono piuttosto irritabile" Kemos stava per chiamare il cameriere per ordinare, sperava che la ragazza non avesse attaccato con la sua parlantina, aveva già parlato troppo per le giornata, non aveva voglia di altre chicchiere inutili.

T-Metal

#42
Vahn, confusissimo si parò davanti al vecchio capendo che fosse in pericolo; Kilkan abbaiava e ringhiava con tutta la ferocità che potesse esprimere un cucciolo di lupo.
Il primo assassino cadde puntando la lama verso il vecchio ma Vahn, che era di fianco al vecchio riuscì a deviare il colpo saltandogli addosso e mordendolo a sangue sulla spalla.
Il ragazzo sin dalla nascita era abituato alla caccia primordiale ed in un balzo atterrò sul secondo assassino mentre un terzo, ormai, privo dell'effetto sorpresa si dirigeva verso il vecchio con fare minaccioso ed un ghigno che spuntava da sotto la benda viola con i fori per gli occhi.
Mentre con una ginocchiata spezzava il braccio dell'assassino sotto di lui, Vahn urlò: <<Kilkan! Aiuta Locanda!>>
Il lupo saltò addosso al terzò assassino per poi essere scacciato con fastidio da quest'ultimo.

Silea

"Lilith bada... Domani sarò nervoso... " pensò lei "ma sentilo... Per fortuna che dobbiamo viaggiare insieme e che me l'ha chiesto lui... " gli lanciò un'occhiata "a me sembra di infastidirlo e basta..." pensò ancora e questa volta lasciò trasparire di proposito quello che pensava osservandolo con un'espressione un po' seccata, poi sospirò e prese a leggere il menù... "mi sa che prendo l'arrosto..." pensò... Appoggiò il menù sul tavolo e torno a guardare il ragazzo, essendo un demone intuiva lo stato d'animo delle altre creature "è proprio infastidito da me... Ma allora perchè diavolo mi porta dietro? Vallo a capire" lasciò trasparire ancora una volta i suoi pensieri assumendo un'espressione lievemente corrucciata, poi disse con voce secca:-se non disturbo le tue congetture con la mia insulsa voce- cominciò in tono sarcastico:-io sarei pronta per ordinare... E tu?- lo guardò con uno sguardo severo... Tutt'a un tratto sembrava più adulta...
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"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

+++Eric_Draven+++

"dal viso di lilith mi sembra che si sta ponendo un po troppe domande... va beh" pensò Kemos. Il ragazzo appoggiò il menù sul tavolo "si sono pronto per ordinare anche io" disse a lilith cercando di adottare un tono amichevole "cameriere" disse rivolgendosi al ragazzo che li aveva serviti fino a qul momento, lui si precipitò da loro "per me una bistecca di hemogon e una pinta di birra per favore, per la ragazza invece...." lasciò la parola a lilith che fece la sua ordinazione. Kemos continuava a fissare la ragazza che aveva davanti, più la guardava più gli appariva assorta nei suoi pensieri e scocciata "forse dovrei trattarla un po meglio, infondo dovevano viaggiare assieme chissà per quanto, un clima ostile è una delle ultime cose che voglio, una ragazza irritata al mio fianco sarebbe una piaga e poi non c'è motivo di trattare così male lilith" penso Kemos poi guardò la sua compagna di viaggio diritta in viso cercando di fare un esempressione quasi simpatica "non ho motivo per trattarti male Lilith, cercherò di essere il più gradevole possibile con te nel nostro viaggio, non so quanto ci possa riuscire ma prometto che ci proverò, non voglio assolutamente una compranga di viagio scontenta e irritiata, sari tratata bene e con riguardo..." poi accennò un sorriso a mezza bocca, tanto per fare capire a Lilith che voleva che le cose cominciassero al meglio tra loro...