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Pensa Quistis (fanfic su FF8)

Aperto da Lightning, 24 Febbraio 2016, 12:18:50

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Lightning

Senza alcun motivo, Quistis sentì il silenzio cadere pesante all'interno della jeep. Strinse le dita guantate in un pugno e smise di guardare fuori dal finestrino. Erano partiti da almeno mezz'ora e nessuno aveva ancora detto niente, si sentiva soffocare... In realtà non era quello a darle realmente fastidio, ma un pensiero che non riusciva a scacciare e che si stava ingigantendo di secondo in secondo.

Si sforzava di non pensare a Rinoa, ma non ci riusciva e se l'immaginava entrare nel Garden, camminando in fretta dietro Squall... la debole Rinoa sempre bisognosa di protezione, come la odiava!

No, chiuse gli occhi e si voltò verso Selphie. Era lei a guidare, ma stava guardando la strada con tanta intensità, che Quistis ebbe improvvisamente paura e si chiese se Selphie stesse realmente guardando il deserto oppure i suoi pensieri. Preoccupata, fece per dire qualcosa, ma si trattenne ed invece tornò a fissare l'orizzonte dal finestrino. Non ci fu bisogno di controllare i sedili posteriori, riusciva a percepire senza bisogno di girarsi che anche lo sguardo di Irvine teneva d'occhio Selphie.

Anni di studi e lavori erano stati gettati al vento dalla voglia di andare sul campo, che Quistis nutriva segretamente da alcuni mesi. Squall era stato carino a chiederle di fare i due gruppi, ma aveva riaperto in lei i vecchi dubbi ed i timori che l'avevano attanagliata la notte dell'ultima festa a cui aveva partecipato.

Con un sorriso amaro, Quistis scosse la testa.

Inutile mentire a se stessi, causa solo gravi problemi inutili, si disse cercando di sorridere.
Aveva parlato con Squall dopo la sua nomina a Seed e lui, beh... le aveva fatto capire quanto fosse triste e disperata, persino quasi vecchia. Così aveva dato le dimissioni ed eccola lì, libera di viaggiare per il mondo come una volta. E per un attimo, la brama di essere il capo aveva minacciato di tornare ed avrebbe accettato con un sorriso l'offerta di Squall... se non avesse immaginato, punta sul vivo nel suo orgoglio femminile, che avrebbe potuto tornarle utile fare questa concessione al ragazzo che l'affascinava tanto.
Nel suo piccolo ingenuo cuore, aveva sperato che Squall ricambiasse quella gentilezza scegliendola, immaginandosi persino che lui si fosse accorto di quanto le era costato lasciare il posto per seguirlo e l'effetto che la proposta di tornare ad essere il capo aveva causato in lei.

"Selphie, se continui ad andare tanto forte, vedranno tutta questa polvere a chilometri di distanza!!" - Disse Quistis irritata.

Ora Rinoa era con Squall, lontani entrambi, a Balamb.

"Ho intenzione di rallentare quando saremo a 20 Km di distanza." - Rispose Selphie in tono allegro.

Quistis si voltò verso di lei e fu certa che anche Irvine si fosse sporto dal suo sedile. Selphie era una ragazza dal dolce viso tondo e gli occhi smeraldo, aveva i capelli castani in quello che si dice un taglio di capelli davvero buffo. Il vestito giallo stava molto bene con quegli stivali ed il braccialetto nero impreziosiva il tutto. In genere vederla sorridere non era strano, perché aveva un carattere ottimista e semplice, ma... Quistis si voltò per nascondere un improvviso attacco d'imbarazzo.

Adesso Selphie aveva saputo una notizia terribile, i missili di Galbadia stavano per lasciare la base diretti al suo vecchio Garden di Travia. Come faceva a sorridere? Perché la sua voce era tanto dolce?
I suoi occhi erano così tesi da far paura, ma anche risoluti.

Lanciò uno sguardo ad Irvine da dietro il suo sedile e notò che anche i suoi occhi risplendevano, pieni di coraggio e fiducia. Aveva il fucile sulle ginocchia, ma non ci stava giocando nervosamente. Lui sì che teneva a Selphie, che l'avrebbe seguita ovunque solo per assicurarsi che stesse bene.

"Sono sicuro che Squall se la caverà." - Disse Irvine, notando il suo sguardo.

La frase cadde nel vuoto, Selphie probabilmente non la sentì nemmeno e Quistis, beh, lei la sentì pure troppo, erano parole tanto chiare da superare anche il rombo del motore.

Era con Selphie e doveva proteggerla, lei aveva bisogno del suo aiuto e della sua esperienza ora.

"Quistis, non preoccuparti per Balamb!" - Continuò Irvine.

Oh, non era quello a preoccuparla... perché non aveva seguito le insinuazioni della sua mente? Lei aveva saputo che sarebbe andata così, prima ancora di rifiutare l'offerta di Squall.

Rinoa era una civile, non poteva partecipare ad una missione pericolosa come questa... ed in fondo anche la stessa Quistis si era preoccupata più volte della sua rivale. Quando la ragazza aveva incontrato Edea e lei l'aveva raggiunta, non era riuscita a trattenersi dal chiederle se stava bene.

E non poteva nemmeno biasimare Squall per aver scelto Zell, la sua famiglia era proprio di Balamb... eppure soffriva di gelosia se pensava a quel terzetto diretto verso quello che era diventata la sua casa, anche lei avrebbe voluto proteggere il Garden.

"E' ora che Squall cresca." - Riuscì infine a dire Quistis, indirizzando la frase più che altro a se stessa, però... e sospirò divertita: già si immaginava Rinoa parlare senza ottenere alcuna risposta da Squall, mentre Zell insisteva per vedere il gunblade e lo stesso Squall guardava fuori dal finestrino come stava facendo lei.


La jeep rallentò di botto ed Irvine mise d'istinto una mano sul sedile di fronte, facendo sussultare ancora di più Quistis che si accorta improvvisamente di aver pensato nuovamente a Squall.

"Grazie per essere qui." - Disse Selphie e per un attimo i suoi occhi tornarono ad essere vicini e si posarono sui due accompagnatori.

"Non preoccuparti." - Rispose Irvine con voce calda.

Quistis la guardo e sorrise lentamente.

"So quanto è importante per te." - Le disse... ed era vero, adesso sapeva.

Selphie sorrise di rimando e tornò a fissare la strada, ora Irvine sembrava più tranquillo, si era abbandonato sul sedile... ed anche Quistis lo era: adesso se anche si fossero trovati improvvisamente di fronte al mare, era sicura che Selphie avrebbe fermato la jeep in tempo.


The End
Il suo amore è pieno di odio, Il suo odio è pieno d'amore. Questo è arrivata a sapere, dopo aver camminato nella nebbia, dietro un fantasma che chiamava bene e salute. Le tocca lasciare la rassegnazione, la pazienza. Le tocca restare qui, fuori dell'io e del tu, in una ressa di parole, tutte da districare, da farne cose e gesti.
Nemmeno un istante può fermarsi.