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Tenebra E Luce

Aperto da Aerith2, 1 Marzo 2005, 18:55:50

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Silea

#315
-ferma!!!- urlava Samantha:-si può sapere che diavolo ti è preso?!- Desper si fermò e le disse:-adesso non posso ascoltare le tue inutili chiacchiere!!! Devo... Ehm... Devo andare...- -hai qualcosa di strano...- Desper distolse lo sguardo e disse:-no... tutto a posto... devo trovare i miei ex compagni...- -e... Perchè?- mi chiese:- perchè è la mia missione, ovviamente...- rispose Desper. Si allontanò e uscì dall'edificio... Da dove iniziare? Cominciò a camminare senza una meta come se fosse in trance...
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"la morte temuta
la morte maliarda
la morte fottuta
la morte bastarda"

Io, subito feci di tutto per rivederla,
Stimolato dall'eccitante inerzia di mezzanotte,
Non conoscendo ancora neppure il suo nome.
Su un piccolo precipizio sopra l'abisso carnale
Danzai come un cieco chierichetto
Ubriaco di vino rosso, le sue labbra morte sulle mie
Bagnate col profumo della notte

reverendo wolfwood

"Non abbiamo tempo di preoccuparci della pioggia." Disse Kragh mentre Eric si rintanava in un piccolo cunicolo incavato fra le rocce del passo.
"Quella potrebbe benissimo essere la tana di un'altra di quelle bestie immonde, rimanere qui non mi aggrada di certo, ancora un ora e arriveremo in città dove potremo ripararci in una locanda. Coraggio mettiamoci in cammino."
Detto questo prese di forza il giovane Eric per un braccio e inizio a trascinarlo lungo la discesa e in breve tempo giunserò all'ingresso del banco di nebbia che presidiava la vallata della città. Kragh prese nel suo pugno alcune gocce di pioggia, mormorò qualcosa e l'acqua nelle sue mani iniziò a brillare proiettando un fioco fascio di luce davanti a loro diradando quella fitta nebbia.
"Seguimi e fai attenzione." aggiunse.
Prosegui oltre senza fiatare, con le orecchie pronte a captare rumori sospetti tra lo scroscio della tempesta sugli alberi, certo che Eric lo seguiva a breve distanza.


CitazioneApelle figlio di Apollo fece una palla di pelle di pollo e tutti i trentatre trentini andarono a Trento per vedere la palla di pelle di pollo fatta da Apelle figlio di Apollo che serviva a non far disarcivescostantinopolizzare l'arcivescovo di Costantinopoli dato che si voleva disarcivescostantinopolizzare dopo aver saputo che la sua capra è crepata sotto la panca per rifugiarsi dalla battaglia di tre tigri contro tre tigri
Citazionema come possono multare chi scarica film! mica è pirateria o altro. la cosa è perfettamente legale se non non ci sarebbe.
CitazioneOgni mattina, in Africa, una gazzella si sveglia e si overbuffa. Cosi lo mette in culo al leone *_*
Citazione di: Omega69Comunque ho scritto una cazzata e me ne assumo la colpa

KAZE WA MIRAI NI FUKU


...Ci sono un pò di T e di Zaku in ognuno di noi...

+++Eric_Draven+++

#317
kragh lo aveva costretto a vagare nella pioggia e ora erano immersi in una fitta nebbia, eric non riusciva a vedere nemmeno kragh di fronte a se, vedeva solo una forte luce che esso emanava, una delle sue diavolerie, ma questa volta si sarebbe rivelaa utile. eric mentre continuava a caminare in avanti seguendo la luce ricordava il passato, quando aveva già camminato per quella nebbia, ricordava che la città non era lontana, presto infatti avrebbero visto in lotananza le luci delle case e dei mercati, putroppo le osterie e le locande di quel posto traboccavano di maledetti cacciatori di taglie in cerca di denaro facile e delinquenti di ogni tipo, assasini, ladri, stupratori, la feccia della zona si radunava tra i tavoli delle locande, per giocare d'azzardo o magari trovare donne di facili costumi, non era prorpio il posto adatto per Eric, troppa confusione, troppa gene che avrebbe potuto riconoscere il suo viso messo su qualche volantino, ma infondo non potevano continuare a vagare ncora per molto, una tappa in quella città era fondamentale. Eric ritornò alla realtà, davanti a lui ancora non si scorgeva nulla, continuava a camminare, terribilmente infastidito dai lughi capelli bagnati per l'umidità, se li continuava a sistemare nervosamente, li buttava diero le spalle ma per il passo veloce sontinuavano a tornargli sul viso, poi d'un trato senti un rumore acuto, ricordava perfettamente cos'era, tra la nebbia volavano a storimi degli uccellzcci simili a dei piccoli draghi che emettevano dei suoni acutissimicon la bocca, erano soliti piombare sulla loro preda in gruppo e graffiala a morte fino a farla cadere in terra per poi cibarsene, era difficile difendersi da quelle creaturine, erano miccole, veloci e nella nebbia si scorgevano a fatica. Eric accellerò il passo e ragguunse kragh - senti anche tu questi striduli vero? spegni questa maledetta luce! non vorrai mica essere divorato... Eric non era sicuro che il suo compagno avesse copreso di cosa stava parlando, ma tenere quella luce accesa sarebbe stato un attaco sicuro, dovevano arrivae alla città inosservati, orami era vicina, Eric passò davanti a kragh, prese il suo libretto dove annota tutto, lo sfoglò velocemente poi disse - seguimi, presto, si va per di qua!-