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Cloud E Aeris: Un Legame Mistico, Ma A Ben Riflettere, Pure Semantico

Aperto da saub, 25 Ottobre 2006, 19:18:23

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saub

Ho notato una cosa bellissima.

LATINO-ITALIANO
Aeris: che riguarda l'aria, l'atmosfera, ciò che circonda la terra; volta celeste, cielo, clima; correnti d'aria.

Correnti d'aria. Ovverossia il vento, ciò che muove le nuvole.

ITALIANO-INGLESE
Nuvola: cloud.

Cioè io dico: bellissimo. Aeris che spinge Cloud sul suo cammino, verso il suo destino. E' perfetto. E' esatto. E' bellissimo.

E a questo punto voglio ricordare una cosa che ha scritto Bach:
"Una nube non sa perchè si muove in quella determinata direzione e a quella velocità. Sembra un impulso... questo è il luogo in cui andare adesso. Ma il cielo sa le ragione e i disegni dietro tutte le nubi, e anche tu lo saprai, quando ti eleverai così in alto da vedere oltre gli orizzionti."

Cloud non conosce la meta del suo viaggio, non comprende il significato della sua lotta, gli è oscuro il suo futuro tanto quanto il suo passato. Perchè combattere? A quale fine? Per quale speranza? Non lo sa, non lo può sapere... Ma combatte.

Perchè a motivare la sua lotta nel presente vi è Aeris, vi è il vento che spinge la nube. Lei che conosce il suo destino e quello altrui, lei che si pone al di sopra dello scorrere delle correnti, lei che sa, lei che vuole, lei che ama...

E se la prigione della nuvola è il non conoscere il proprio destino, demandandolo al cielo, la prigione del cielo è proprio il conoscerlo. Due condanne opposte: non sapere nulla della propria ragion d'essere, diventando così semplice pedina di quelle altrui (yuo are... a puppet), e conoscerla invece del tutto, condannandosi all'adempimento fedele di un destino tragico, passo dopo passo, fino alla morte.

Invece Cloud, proprio in virtù della nebbia che vela il suo futuro, ha la possibilità della scelta. Non sa dove andrà, e quindi può almeno immaginare di poter scegliere. Forse il suo destino è già scritto, forse invece no, in ogni caso lui all'inizio non lo può sapere; e questa che all'inizio potrebbe sembrare una debolezza, è in realtà una forza, perchè gli permette di non arrendersi a un flusso preordinato. Tutto ciò mi ricorda Berserk, dico per chi lo legge.

Cloud all'inizio è debole proprio perchè vede la nebbia in cui vive non come possibilità di modificare arbitrariamente il panorama verso cui muovere i propri passi, ma come semplice oscurità in cui brancolare, un'assenza totale di cammino. E infatti finisce per far sue le battaglie di altri, finisce per essere sfruttato, sia per buoni propositi, come nel caso dell'Avalanche, che lo reclutano per i propri attentati, sia per intenti malvagi, come nel caso di Sephirot, che guida le sue azione da lontano.

In ogni caso, la potenzialità della scelta insita nella vita di Cloud non viene mai sfruttata da Cloud stesso, bensì da chi gli sta intorno: una vita vissuta dagli altri, potremmo dire. Quasi paradossale. In tutto questo, arriva Aeris. Qualcosa inizia a cambiare. Ancora una volta, c'è qualcuno che dall'esterno impone una strada alla vita di Cloud. Ma questa volta, la nuvola ha trovato il vento che aspettava da sempre. Non è più in una tempesta furiosa di voci e destini contrastanti, tra cui è impossibile orientarsi, nè fermo in una bonaccia immobile, ad aspettare un'esile brezza che rompa la monotonia. Ora la nuvola è in un vento dolce, sicuro, solare, un vento che vuole insegnargli a far meno del vento, a trovare in sè le ragioni del suo esistere. Certo c'è ancora qualcuno che sceglie per lui, ma è l'ultima volta: la scelta che Aeris gli impone è di imparare a scegliere. Cloud maturerà grazie ad Aeris, imparerà a fare a meno della guida altrui, compresa quella di lei.

E alla fine è questo ciò che accade. La nuvola dovrà fare a meno del vento; e ci riuscirà. La mattina dopo la morte di Aeris, nello Shell Village, Cloud tiene un discorso ai suoi compagni, ed è proprio questo ciò che gli dice. Che da allora in poi, quella è la SUA battaglia. Se gli altri lo vorranno seguire, dovranno farlo perchè la sentono anche come la loro. Ma è finito il tempo in cui seguire un cammino tracciato da altri. La nebbia smette di essere oscurità, e diviene possibilità.

Eppure, come capita a tutti, anche dopo di allora Cloud avrà momenti di sconforto, in cui avrà bisogno del sostegno altrui. E sempre in quei momenti Aeris lo sosterrà, con il suo ricordo, con l'eredità che gli ha lasciato, con le conseguenze presenti dei suoi gesti passati. Il vento tornerà ad accarezzare la nuvola quando questa rallenterà indecisa, ma stavolta solo per dargli consiglio e ispirazione, perchè nel frattempo la nuvola ha imparato a scegliere da sola gli orizzonti verso cui veleggiare.

E infine la nuvola saprà scegliere anche la nuvola con cui condividere il cielo, e saprà innamorersi, e saprà accettare amore, e con Tifa raggiungerà la completa maturità, che certo non è quella di affidarsi solo agli altri, ma neanche quella di non fidarsi e rimanere solo. La maturità di saper dare e saper ricevere, questo Cloud raggiunge con Tifa. Ed entrambi sanno che è merito di Aeris, perchè anche il loro rapporto è figlio del suo sacrificio...

Nel finale Cloud e Tifa dicono che potranno tornare a incontrarla, e lo potranno fare perchè la sua impronta è ovunque nel mondo intorno a loro, ma anche perchè basterà raccogliere i frutti del loro amore, che è uno dei tanti doni che il vento ha lasciato alle nuvole.

Alla fine di tutto, è solo uno il dubbio che mi assale, solo una la crepa che mina la gioia che colgo in questo finale... Perchè Aeris è stata privata della scelta? Perchè non ha potuto godere anche lei di un pò di nebbia, che le nascondesse lo spettacolo grandioso, ma terribile, del suo destino? Non lo so...

Ma mi piace pensare che è questo il motivo per cui il vento ha scelto proprio quella nuvola... Perchè non solo la nuvola aveva bisogno del vento, ma anche viceversa... Mi piace pensare che Aeris attraverso Cloud abbia potuto avere almeno l'illusione della scelta, che è importante quanto la scelta stessa. Mi piace pensare che per un po' abbia dimenticato il suo destino, e si sia presa una vacanza qui, nel presente che imprigiona tutti con la sua insicurezza, tranne lei, imprigionata nella sua sicurezza... E mi piace pensare che questa libertà l'abbia trovata in un appuntamento al Gold Saucer con un ragazzo impacciato... Prima della fine un pò di nebbia, anche per Aeris...

Che sia in fondo la nebbia la nostra forza? Che sia il dubbio la nostra salvezza? Io credo di si, perchè la possibilità e la speranza sono figlie del dubbio. La nostra stessa vita è un dubbio che fiorisce.

Sono quindi felice nel pensare che sia la nuvola che il vento ne abbiano potuto godere.

E potete quindi finalmente immaginare la meravigliosa sensazione di bellezza e completezza che provo nello scoprire che certo Aeris in latino significa vento e Cloud in inglese significa nuvola, ma che le due parole hanno anche un significato in comune, uno solo che le lega: nebbia...

Nebbia...

...

Mio dio, io amo ff7. Non mi importa sapere se queste cose erano già presenti nella mente degli sviluppatori, quasi certamente non è così, mi importa sapere che questo gioco riesce a farmi riflettere in questo modo, a rendermi felice in questo modo...

Perchè, giusto per chiudere così come ho iniziato, in questo modo sento di potermi identificare con la frase di Bach, quando dice: "e anche tu lo saprai, quando ti eleverai così in alto da vedere oltre gli orizzionti."... Mi pare adesso che si riferisca al giocatore, o almeno a quello in grado di capire ff7, di sentirlo e viverlo... Ed io, che penso di esserne in grado, sono incredibilmente fiero e felice di questo legame, che riesce a regalarmi queste emozioni anche a distanza di quasi un decennio...

E per finire, come di consueto, devo ringraziare voi che mi leggete, perchè è solo merito vostro se posso scrivere queste cose senza timore di essere frainteso. E scrivendo per voi, scrivo anche per me, capendo più cose, migliorandomi.

Stabbene. Thank you and excuse me for the lenght! ^^

hasta!

Great Sephiroth

Cavolo era molto tempo che un utente non si prendeva la briga di fare un post di questa complessità e profondità. Complimenti, questo è un elemento di Final Fantasy VII molto interessante da sviscerare, e credo che potrebbe entrare in uno dei progetti del sito (a lunga scadenza). Ottimo lavoro, spero che l'utenza voglia esprimere pareri sulla questione, perchè mi sembra molto interessante.



...C'è un po' di T in ognuno di noi...
...c'è un po' di God ubriaco in ognuno di noi...

God 87

Bellissimo post. A questo punto c'è da domandarsi se tutte queste chicche sono volute o no dalla Squaresoft, fatto sta che non ci sono dubbi sulla grandezza di questo gioco, se dopo tutti questi anni continuano a venire alla luce sempre più particolari nuovi.

Thanx Saub.
Now watching

- After War Gundam X
- Armored Trooper Votoms
- Aura Battler Dunbine
- Mobile Suit Gundam 00 Second Season
- Kyashan Sins
- Kurogane no Linebarrel
- My-Otome
- Tytania
- Zambot 3


saub

^^ Grazie per le belle parole!

Madonna che impressione ricevere apprezzamenti da un membro dello staff che si chiama Great Sephirot e da un moderatore che si chiama God... I vostri nick, più che i vostri ruoli, mettono un po' soggezione...

Per quanto mi riguarda: sono ormai molti anni che metto nero su bianco le riflessioni e le emozioni che mi ha regalato (e di tanto in tanto riesce ancora a regalarmi) quella magnifica esperienza di vita che è stato per me ff7, ma finora le ho sempre pubblicate su di un altro forum e solo su quello, un forum ad argomento generico che non nominerò perchè non conosco ancora bene le regole di questo in quanto a spam e pubblicità.

Ieri invece per la prima volta ho deciso di pubblicare queste mie analisi, o pugnette che dir si voglia, su di un forum specificatamente dedicato alla saga di final fantasy, ovverossia questo. ^^

Spero di trovarmi bene da queste parti, e di poter condividere con voi nel migliore dei modi una passione tanto forte quanto difficile da comunicare a chi non abbia vissuto sulla propria pelle quelle stesse sensazioni che in passato hanno causato non pochi brividi alla mia (di pelle).

Vabbè vabbè.

hasta!

Great Sephiroth

Citazione di: saub^^ Grazie per le belle parole!

Madonna che impressione ricevere apprezzamenti da un membro dello staff che si chiama Great Sephirot e da un moderatore che si chiama God... I vostri nick, più che i vostri ruoli, mettono un po' soggezione...

Per quanto mi riguarda: sono ormai molti anni che metto nero su bianco le riflessioni e le emozioni che mi ha regalato (e di tanto in tanto riesce ancora a regalarmi) quella magnifica esperienza di vita che è stato per me ff7, ma finora le ho sempre pubblicate su di un altro forum e solo su quello, un forum ad argomento generico che non nominerò perchè non conosco ancora bene le regole di questo in quanto a spam e pubblicità.

Ieri invece per la prima volta ho deciso di pubblicare queste mie analisi, o pugnette che dir si voglia, su di un forum specificatamente dedicato alla saga di final fantasy, ovverossia questo. ^^

Spero di trovarmi bene da queste parti, e di poter condividere con voi nel migliore dei modi una passione tanto forte quanto difficile da comunicare a chi non abbia vissuto sulla propria pelle quelle stesse sensazioni che in passato hanno causato non pochi brividi alla mia (di pelle).

Vabbè vabbè.

hasta!


Come hai notato sono uno dei responsabili dello staff... e il tuo stile mi piace... c'è la possibilità di pubblicare qualche tuo articolo sul sito vero e proprio FFSaga.it, saresti interessato?
Devo farti i complimenti anche per l'osservanza delle regole, l'educazione e il buon uso dell'italiano, cose rare in giro per la rete. Sei il benvenuto, spero che tu possa divertirti qui tra noi.



...C'è un po' di T in ognuno di noi...
...c'è un po' di God ubriaco in ognuno di noi...

Trivia

Hai scritto un post davvero meraviglioso, ma su alcuni punti non mi trovo molto daccordo...

Anzitutto il legame tra Aeris e Cloud è molto particolare... Aeris ha dei poteri incredibili, paragonabili probabilmente solo a quelli dello stesso Sephiroth... ne è la prova il fatto che si riesce a proiettare nella mente di Cloud, e che riesce da sola a intraprendere il viaggio verso la Città degli Antichi.
Mi sembra strano che nessuno si sia mai soffermato su questo... come sarebbe cambiato il rapporto tra Aeris e Cloud se lei non fosse morta?
Secondo me sarebbe cambiato moltissimo, dopo la parentesi nel Tempio degli Antichi infatti Aeris acquisisce una incredibile quantità di conoscenza, e la piena consapevolezza dei suoi poteri, che la cambiano profondamente.
Non ultimo, è la prima a comprendere la necessità di fermare Meteor, andando a pregare per evocare Holy (il resto della compagnia lo capirà soltanto nella seconda visità alla città, con Bugenhagen).
Prezzo per questo slancio di coraggio necessario per salvare il pianeta è la morte della povera ragazza... che restituisce umanità a quello che è però un personaggio ormai da considerare assolutamente sovraumano: la sua saggezza, i suoi poteri, il suo cammino solitario verso il nord, secondo me la "allontanano" dal resto del gruppo, le danno la consapevolezza di una sua diversità e degli incredibili poteri di cui è dotata.

Inoltre, non basta la morte di Aeris a dare a Cloud la possibilità della "scelta": Cloud nel discorso al resto del gruppo dopo la morte di Aeris appare confuso, crede di essere spinto verso il cratere dalla sua lotta e dalla voglia di vendicare Aeris, ma in realtà è semplicemente spinto dalla necessità di realizzare la "reunion": non è lui a decidere di andare verso nord, ma sono le cellule di Jenova dentro di lui che lo spingono lì, dove anche Jenova è diretto/a e dove il vero Sephiroth si trova da 5 anni.
E proprio lì consegnerà a Sephiroth la materia nera... insomma... è ancora un "puppet" a tutti gli effetti.

Sicuramente il sacrificio di Aeris è fondamentale per la salvezza del mondo, e svolge un ruolo importante anche in questa acquisizione della "consapevolezza" da parte di Cloud. Ma il ruolo centrale secondo me lo ha Tifa, con il suo viaggio nella coscienza di Cloud.

Ed il tutto è completo quando, subito prima della battaglia finale, Cloud sull'Highwind invita tutti i suoi compagni a scendere e ad andare in cerca di qualcosa per cui combattere.

Grazie per l'ottimo spunto di riflessione e per il bellissimo post!



P.S. Senza nulla togliere al tuo ragionamento e al "legame semantico" che hai trovato, non credo che fosse voluto dai ragazzi di Square... non ti dimenticare che il nome originale di Aeris è Aerith (che per alcuni era inteso come anagramma di I, Earth).

fabry

Complimenti per la stupenda riflessione....FFVII è a tutti gli effetti un capolavoro, e non si può dire che sia solamente un videogioco....dietro FFVII ci sono moltissimi particolari che lo rendono una vera e propria esperienza di vita.

Non sono pochi i momenti di tristezza e felicità che ho provato immergendomi in questa fantastica avventura....la morte di Aerith, il passato di Cloud, la malvagità di Sephirot e l'amicizia che lega Cloud and Co...insomma tutti elementi che lo elevano a capolavoro indiscusso nell'ambito dei GDR.

T-Metal

Oltre a chiedermi dove son finiti utenti che fanno certo riflessioni... Dove sono finite le storie, i giochi (persino nei seguiti di FFVII <_<), i racconti che ti permettono tutto ciò?

Uno che passava di qui

Che dire?

Passavo di qui, senza nessuna pretesa, e mi sono ritrovato di colpo precipitato in un mondo che avevo quasi del tutto rimosso dalla mia memoria, e che grazie alle tue parole è ritornato prepotentemente a galla.
Non parlo di Final Fantasy VII, caro mio. E' il mondo della narrativa, della pura finzione, quell'universo estraniato dallo squallore del mondo moderno, in cui ognuno di noi ha il diritto, anzi il dovere di nascondersi, per sopravvivere al vuoto che ci circonda.
La vita reale è fragile, volatile: una vita "vera" è sempre soggetta a tutte le variazioni occasionali date dalla intrinseca insensatezza del suo accadere: è indefinita, schizofrenica e indomabile, e perciò imperfetta.
La narrativa è il vero miracolo dell'uomo: essa è pura finzione, è costruita ad hoc, ha un inizio e una fina perfettamente collegati, e per quanto possa la trama essere intricata, essa si conclude in se stessa, come una sfera, e quindi è perfetta. Della vita reale conserva certo l'insensatezza, e questa è la sua forza. Con insensatezza non intendo che non abbia un senso: intendo che, come la stessa vita, vuol dire tante di quelle cose che non sarà mai possibile discernerle tutte una per una, annoverarle, catalogarle e soprattutto capirle. Una storia vuol dire molte cose, e ciascuno sa cogliere i suoi significati e i suoi messaggi come meglio suonano al suo orecchio, quanto più, vorremo dire, si adattano alle sue aspettative. Questo è quello che tu hai fatto: hai trovato a una storia (già di per sè bellissima) un senso meraviglioso, che tu stesso le hai dato.

Questa è la magia del falso!

Nessuno sa veramente cosa significhi una storia, e non è pensando che non ne capirai il senso che devi approcciarti ad essa. Perchè tu stesso darai il senso alla storia che leggerai, vedrai o ascolterai. Ometto volontariamente il "vivrai", perchè la finzione, purtroppo, non si vive. Solo così il guscio vuoto di una trama può essere riempito, e diventare una storia.
La vita non potrà mai darti le sensazioni di una storia. La vita è fondamentalmente imperfetta, o meglio, indeterminata: è una storia senza autore, senza trama e senza fine, dove i colpi di scena non vanno mai nella direzione migliore, dove tutto sfugge alle più ragionevoli previsioni, e per questo non si può pretendere di imbrigliarla in un "senso". Ma gli uomini hanno bisogno di dare un senso a tutto ciò che vedono. Per questo gli uomini da sempre fanno narrativa, e sempre ne faranno. Non importa come essa si presenti: se come canzone, come poema epico, come opera teatrale, come videogioco o film. I creatori di FF7, Omero, Quentin Tarantino, Fabrizio de Andrè, Ozpetek e Shakespeare (aiuto, cosa sto per dire?), come tanti altri, non hanno nulla da invidiare l'uno all'altro, perchè altro non sono che dei cantastorie, e il loro è il mestiere più utile del mondo. Loro raccontano storie, ma non ci dicono come interpretarle. E qui entriamo in gioco noi, con la nostra mania di dare un senso a tutto, a chiudere il ciclo vitale di una storia.
E così sopravviviamo al vuoto che ammorba la realtà. La narrativa è pur essa un "oppio dei popoli", alla fine.

La tua riflessione (saggio, componimento, poema, che dir si voglia! è un po' tutte queste cose...) mi ha riaperto gli occhi sulla capacità dell'uomo di sviscerare il meglio di sè nell'interpretare una storia, cosa che io ho smesso di fare da troppo tempo. Ti parlo con la più sincera gratitudine, a nome dell'umanità. Finchè ci sarà ancora qualcuno in grado di sventrare una storia come tu hai fatto con FF7, ci saranno anche quelli in grado di scriverle.

Trivia

Solo e senza un reply da quasi due mesi, peccato questo poteva diventare davvero un bel thread =(

The_Great_Sephiroth

Citazione di: saubHo notato una cosa bellissima.

LATINO-ITALIANO
Aeris: che riguarda l'aria, l'atmosfera, ciò che circonda la terra; volta celeste, cielo, clima; correnti d'aria.

Correnti d'aria. Ovverossia il vento, ciò che muove le nuvole.

ITALIANO-INGLESE
Nuvola: cloud.

Cioè io dico: bellissimo. Aeris che spinge Cloud sul suo cammino, verso il suo destino. E' perfetto. E' esatto. E' bellissimo.

E a questo punto voglio ricordare una cosa che ha scritto Bach:
"Una nube non sa perchè si muove in quella determinata direzione e a quella velocità. Sembra un impulso... questo è il luogo in cui andare adesso. Ma il cielo sa le ragione e i disegni dietro tutte le nubi, e anche tu lo saprai, quando ti eleverai così in alto da vedere oltre gli orizzionti."

Cloud non conosce la meta del suo viaggio, non comprende il significato della sua lotta, gli è oscuro il suo futuro tanto quanto il suo passato. Perchè combattere? A quale fine? Per quale speranza? Non lo sa, non lo può sapere... Ma combatte.

Perchè a motivare la sua lotta nel presente vi è Aeris, vi è il vento che spinge la nube. Lei che conosce il suo destino e quello altrui, lei che si pone al di sopra dello scorrere delle correnti, lei che sa, lei che vuole, lei che ama...

E se la prigione della nuvola è il non conoscere il proprio destino, demandandolo al cielo, la prigione del cielo è proprio il conoscerlo. Due condanne opposte: non sapere nulla della propria ragion d'essere, diventando così semplice pedina di quelle altrui (yuo are... a puppet), e conoscerla invece del tutto, condannandosi all'adempimento fedele di un destino tragico, passo dopo passo, fino alla morte.

Invece Cloud, proprio in virtù della nebbia che vela il suo futuro, ha la possibilità della scelta. Non sa dove andrà, e quindi può almeno immaginare di poter scegliere. Forse il suo destino è già scritto, forse invece no, in ogni caso lui all'inizio non lo può sapere; e questa che all'inizio potrebbe sembrare una debolezza, è in realtà una forza, perchè gli permette di non arrendersi a un flusso preordinato. Tutto ciò mi ricorda Berserk, dico per chi lo legge.

Cloud all'inizio è debole proprio perchè vede la nebbia in cui vive non come possibilità di modificare arbitrariamente il panorama verso cui muovere i propri passi, ma come semplice oscurità in cui brancolare, un'assenza totale di cammino. E infatti finisce per far sue le battaglie di altri, finisce per essere sfruttato, sia per buoni propositi, come nel caso dell'Avalanche, che lo reclutano per i propri attentati, sia per intenti malvagi, come nel caso di Sephirot, che guida le sue azione da lontano.

In ogni caso, la potenzialità della scelta insita nella vita di Cloud non viene mai sfruttata da Cloud stesso, bensì da chi gli sta intorno: una vita vissuta dagli altri, potremmo dire. Quasi paradossale. In tutto questo, arriva Aeris. Qualcosa inizia a cambiare. Ancora una volta, c'è qualcuno che dall'esterno impone una strada alla vita di Cloud. Ma questa volta, la nuvola ha trovato il vento che aspettava da sempre. Non è più in una tempesta furiosa di voci e destini contrastanti, tra cui è impossibile orientarsi, nè fermo in una bonaccia immobile, ad aspettare un'esile brezza che rompa la monotonia. Ora la nuvola è in un vento dolce, sicuro, solare, un vento che vuole insegnargli a far meno del vento, a trovare in sè le ragioni del suo esistere. Certo c'è ancora qualcuno che sceglie per lui, ma è l'ultima volta: la scelta che Aeris gli impone è di imparare a scegliere. Cloud maturerà grazie ad Aeris, imparerà a fare a meno della guida altrui, compresa quella di lei.

E alla fine è questo ciò che accade. La nuvola dovrà fare a meno del vento; e ci riuscirà. La mattina dopo la morte di Aeris, nello Shell Village, Cloud tiene un discorso ai suoi compagni, ed è proprio questo ciò che gli dice. Che da allora in poi, quella è la SUA battaglia. Se gli altri lo vorranno seguire, dovranno farlo perchè la sentono anche come la loro. Ma è finito il tempo in cui seguire un cammino tracciato da altri. La nebbia smette di essere oscurità, e diviene possibilità.

Eppure, come capita a tutti, anche dopo di allora Cloud avrà momenti di sconforto, in cui avrà bisogno del sostegno altrui. E sempre in quei momenti Aeris lo sosterrà, con il suo ricordo, con l'eredità che gli ha lasciato, con le conseguenze presenti dei suoi gesti passati. Il vento tornerà ad accarezzare la nuvola quando questa rallenterà indecisa, ma stavolta solo per dargli consiglio e ispirazione, perchè nel frattempo la nuvola ha imparato a scegliere da sola gli orizzonti verso cui veleggiare.

E infine la nuvola saprà scegliere anche la nuvola con cui condividere il cielo, e saprà innamorersi, e saprà accettare amore, e con Tifa raggiungerà la completa maturità, che certo non è quella di affidarsi solo agli altri, ma neanche quella di non fidarsi e rimanere solo. La maturità di saper dare e saper ricevere, questo Cloud raggiunge con Tifa. Ed entrambi sanno che è merito di Aeris, perchè anche il loro rapporto è figlio del suo sacrificio...

Nel finale Cloud e Tifa dicono che potranno tornare a incontrarla, e lo potranno fare perchè la sua impronta è ovunque nel mondo intorno a loro, ma anche perchè basterà raccogliere i frutti del loro amore, che è uno dei tanti doni che il vento ha lasciato alle nuvole.

Alla fine di tutto, è solo uno il dubbio che mi assale, solo una la crepa che mina la gioia che colgo in questo finale... Perchè Aeris è stata privata della scelta? Perchè non ha potuto godere anche lei di un pò di nebbia, che le nascondesse lo spettacolo grandioso, ma terribile, del suo destino? Non lo so...

Ma mi piace pensare che è questo il motivo per cui il vento ha scelto proprio quella nuvola... Perchè non solo la nuvola aveva bisogno del vento, ma anche viceversa... Mi piace pensare che Aeris attraverso Cloud abbia potuto avere almeno l'illusione della scelta, che è importante quanto la scelta stessa. Mi piace pensare che per un po' abbia dimenticato il suo destino, e si sia presa una vacanza qui, nel presente che imprigiona tutti con la sua insicurezza, tranne lei, imprigionata nella sua sicurezza... E mi piace pensare che questa libertà l'abbia trovata in un appuntamento al Gold Saucer con un ragazzo impacciato... Prima della fine un pò di nebbia, anche per Aeris...

Che sia in fondo la nebbia la nostra forza? Che sia il dubbio la nostra salvezza? Io credo di si, perchè la possibilità e la speranza sono figlie del dubbio. La nostra stessa vita è un dubbio che fiorisce.

Sono quindi felice nel pensare che sia la nuvola che il vento ne abbiano potuto godere.

E potete quindi finalmente immaginare la meravigliosa sensazione di bellezza e completezza che provo nello scoprire che certo Aeris in latino significa vento e Cloud in inglese significa nuvola, ma che le due parole hanno anche un significato in comune, uno solo che le lega: nebbia...

Nebbia...

...

Mio dio, io amo ff7. Non mi importa sapere se queste cose erano già presenti nella mente degli sviluppatori, quasi certamente non è così, mi importa sapere che questo gioco riesce a farmi riflettere in questo modo, a rendermi felice in questo modo...

Perchè, giusto per chiudere così come ho iniziato, in questo modo sento di potermi identificare con la frase di Bach, quando dice: "e anche tu lo saprai, quando ti eleverai così in alto da vedere oltre gli orizzionti."... Mi pare adesso che si riferisca al giocatore, o almeno a quello in grado di capire ff7, di sentirlo e viverlo... Ed io, che penso di esserne in grado, sono incredibilmente fiero e felice di questo legame, che riesce a regalarmi queste emozioni anche a distanza di quasi un decennio...

E per finire, come di consueto, devo ringraziare voi che mi leggete, perchè è solo merito vostro se posso scrivere queste cose senza timore di essere frainteso. E scrivendo per voi, scrivo anche per me, capendo più cose, migliorandomi.

Stabbene. Thank you and excuse me for the lenght! ^^

hasta!

questo è il più bel post di questo forum. Grazie, davvero.

I am Alpha and Omega,the Beginning and the End, the First and the Last...

Seila

Che dire... ho letto tutto ed è stato davvero una cosa a cui, credo, nessuno abbia mai pensato.

Io adoro il personaggio di Aeris e sono fermamente convinta che la battaglia finale sia stata vinta grazie a questo vento magico che è lei nella sua essenza e alle sue preghiere per il pianeta che hanno messo in moto il vortice di Lifestream e dato forza a Cloud.

Wow, è bellissimo! Viene davvero voglia di diffonderlo a tutti quelli che amano questo gioco, ma soprattutto a chi non lo ama. Forse leggendo questo lo apprezzerebbero di più

Final Fantasy - Merging Destinies

Gareson

Questa tuo post su Final Fantasy VII è bellissimo e dei particolari come questi rendono la storia di questo gioco ancora più immensa di quella che già era. Considero Final Fantasy VII come qualcosa a se stante, non un videogioco o un semplice capitolo della serie bensì un evento unico essendo stato in grado di trasformare un prodotto di  massa di quarta categoria come  il videogioco( considerato fino a quegli anni  a ragione come un passatempo stupido solo in grado di rimbambire il cervello) in qualcosa di intimo ed emozionante, molto vicino alle sensazioni del libro. Final Fantasy VII rende il videogioco arte e questo basta a considerarlo un pezzo di storia.