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Cambiamenti su Spira

Aperto da Lightning, 4 Febbraio 2016, 08:38:31

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Lightning

Ci ritroviamo nuovamente su Spira, a due anni di distanza.

In questo arco di tempo, il popolo di Spira avrebbe dovuto ricostruire le città, riportando magari, qualche cambiamento molto evidente. Eppure, tutto ciò che sono riuscita a notare riguardo a questi cambiamenti (perché purtroppo non ho mai rigiocato al decimo capitolo), riguarda giusto 3 città e non posso nascondervi come ci sia rimasta male, mi aspettavo di trovare cambiamenti davvero evidenti!

A Luka è stato ristrutturato lo Sferocentro, dove Yuna pronunciò il suo discorso finale e lo possiamo vedere nell'intro, dove ascoltiamo la canzone iniziale.

Kilika, la prima città del pellegrinaggio di Yuna, quella che fu distrutta da Sin in una spettacolare animazione, è stata ricostruita ed adesso è costituita da capanne di legno e da ponticelli, come se fosse un felice villaggio turistico.

Guado Salam è stata sgombrata dalle macerie che rendevano inaccessibile l'attraversamento della strada vicino alla bottega al primo piano.

Un altro cambiamento riguarda la presenza di macchinari albhed al fianco dei Chocobo, per attraversare la via Mihem.

Il significato di questo mancato cambiamento, può essere attribuito al fatto che il popolo di Spira non vuole correre il rischio di costruire altre Zanarkand o altre Bavelle e di conseguenza, non sente il bisogno di nuovi agi e nuove città. E già, perché il minimo che noi fan aspettavamo era di trovare nuove città o perlomeno di vedere qualche statua di Yuna qua e là. Okay, questo è prevedibile. Possiamo pensare che la piccola invocatrice abbia rifiutato. Ad ogni modo, un'altra causa potrebbe essere la mancanza di collaborazione fra il popolo di Spira...
Il suo amore è pieno di odio, Il suo odio è pieno d'amore. Questo è arrivata a sapere, dopo aver camminato nella nebbia, dietro un fantasma che chiamava bene e salute. Le tocca lasciare la rassegnazione, la pazienza. Le tocca restare qui, fuori dell'io e del tu, in una ressa di parole, tutte da districare, da farne cose e gesti.
Nemmeno un istante può fermarsi.