Menu principale
avatar_The_Great_Sephiroth

La Cupola Nel Deserto

Aperto da The_Great_Sephiroth, 21 Agosto 2004, 02:40:34

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

The_Great_Sephiroth

Un nuovo Sole risplendeva nel deserto. La carovana Jhanneson si era messa in marcia alle prime luci dell'alba perchè l'accampamento che il capo tribù Kinnison era stato attaccato durante la notte dagli zombi. Erano passati secoli da quando l'uomo condivideva con gli zombi ma oramai la poca gente rimasta sulla terra aveva perso la cognizione del tempo e la conoscenza della tecnologia. Gli uomini erravano fra le rovine delle antiche città senza nome uniti in carovane dai diversi nomi e quando si fermavano si nutrivano di radici ed erbe secche poichè la superficie terrestre era divenuta arida a causa delle onde radiattive mandate dal Sole. Chiaramente la gente non poteva sapere delle radiazioni e che la Terra era attratta pericolosamente dal Sole. Per la gente la minaccia veniva dalla stessa gente, dai loro morti che ormai da secoli si svegliavano per cacciare i vivi e da tempo aveva trovato nuovi dei da pregare e a cui credere per trovare conforto e speranza. Ogni carovana aveva un proprio Dio e non voleva mai mischiarsi con altri gruppi. Le guerre fra uomini non esistevano più perchè oramai la gente aveva capito che la morte generava morte e le armi da fuoco erano state da tempo dimenticate. Ogni carovana aveva i propri usi, costumi e tradizioni ma la gerarchia era uguale per ogni compagnia nomade. Prima di tutto c'era una netta distinzione fra gli uomini e le donne. Le donne in quanto soggetti più deboli non potevano combattere ma dovevano trattare il cibo e accudire i bambini. Gli uomini invece dovevano cacciare e vegliare sulle donne. Ogni donna veniva afidata ad uomo e se quest'ultimo avesse lasciato morire la sua protetta sarebbe stato allontanato dalla carovana. Gli uomini dovevano uccidere i cadaveri e trattare con le altre carovane. Il maschio più vecchio doveva comandare la carovana e disegnare le mappe dei territori battuti dal gruppo.

I am Alpha and Omega,the Beginning and the End, the First and the Last...

The_Great_Sephiroth

Kinnison alzo il braccio rinsecchito coperto di bracciali di osso di diverso colore. Lorrìa chinò il capo e gridò ai compagni di carovana di fermarsi. Il grido si sparpagliò tra i capi dei carri della carovana e tutta la tribù si fermo nel bel mezzo del deserto. Kinnison guardò Lorrìa e le ordinò di disporre gli uomini in circolo per proteggere le donne. Lorrìa fece un vago gesto con la mano scheletrica e le donne della tribù si raggrupparono sfoderando pentolacce per trattare le radici. Gli uomini si disposero in circolo intorno alle donne e sguainarono le lance contro il deserto all'apparenza calmo. Quella era una giornata più torrida del normale e le riserve d'acqua cominciavano a scarseggiare. Gli uomini formati potevano bere solo due volte al giorno, mentre le donne, i bambini e i vecchi avevano diritto a quattro sorsate per ogni ciclo solare. Kinnison si mise una mano sulla fronte e guardò all'orizzonte. Vide un uomo solo sul cavallo dirigersi verso la carovana. Per la prima volta quel giorno Kinnison si alzò dal carro e si diresse verso il cerchio di persone. Benchè il vecchio capo tribù fosse vecchio e magro la sua statura era impressionante e la sua figura scaturiva rispetto nella tribù Jhanneson. Il capo sussurrò qualcosa a Konràd, il capo dei guerrieri Jhanneson che prese la lancia più grossa e corse verso lo strano uomo piegato sul suo cavallo.

La strada da coprire non era molta ma il pericolo dell'assalto di qualche zombi errante era elevato quindi Konràd procedette a piccoli passi. Con lo sguardò cercò di capire se l'uomo fosse ancora vivo o se si fosse trasformato in uno di quegli esseri morti che bramavano carne umana ma vide che era cosciente benchè morente.

- Chi sei? - domandò bruscamente Konràd puntando la lancia contro lo straniero
- Mashu, della carovana Zebholt - rispose tremando il morente sconosciuto
- Dov'è la tua carovana? -
- Sterminata...nel deserto di Pazha -
- Hai camminato molto...il deserto di Pazha è a 2 giorni di marcia da qui...e sei ancora vivo -
- Sono stato...salvato -
- Non ho visto carovane in questo deserto oggi -
- Non era una carovana... -
- Sei stato morso dai morti viventi? -
- No...non mi sono fatto prendere...non ho dormito mai... -
- Sei stanco e non sei un pericolo, il capo della carovana Jhanneson ti offre la possibilità di unirti momentaneamente alla nostra tribù in cambio del tuo cavallo -
- Il mio cavallo...non ho altra scelta...devi sapere che oltre questo deserto si trova la Terra Promessa! -
- Tu vaneggi -
- No prode guerriero...mi avete salvato la vita e io vi condurrò alla Terra Promessa! -


Kinnison guardò lo straniero. Quest'ultimo gli aveva raccontato che oltre quel deserto c'era una terra dove i vecchi Antichi delle leggende vivevano ancora con la loro tecnologia perduta. Mashu era scappato dalla sua carovana in fiamme e galoppò nel deserto per un giorno e una notte prima di trovare una strana costruzione nel bel mezzo del deserto. Era una cupola bianca dalla quale uscivano strani rumori che Mashu definì "scariche elettriche". Il discorso del malandato sopravvissuto ad un cruento massacro era troppo incoerente per poter esser preso sul serio tuttavia quella notte il capo tribù non riuscì a chiudere occhio. Sua madre, quando Kinnison era poco più che un infante, gli aveva raccontato di una terra verde e rigogliosa che chiamava Promessa e gli diceva che un giorno i nuovi uomin si sarebbero riuniti a quelli Antichi e avrebbero riscoperto la tecnologia perduta e il segreto per riportare l'uomo in cima alla catena alimentare. Kinnison guardò Lorrìa e le disse di dormire profondamente perchè il giorno e la notte seguente la carovana si sarebbe diretta a sud, verso la Terra Promessa di cui Mashu aveva parlato.

I am Alpha and Omega,the Beginning and the End, the First and the Last...