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La Via D'uscita

Aperto da Great Sephiroth, 2 Ottobre 2004, 00:50:43

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Great Sephiroth

Capitolo 2 - Parte 1 [Una Storia Vera]

Tic Tac...è notte...non ho sonno. Fisso il muro davanti a me. Ho fatto finta di dormire per non far preoccupare mia mamma. Quando mi ha visto finalmente assormentato ha lasciato l'ospedale per l'albergo qui a fianco. Un fastidio al collo non mi permette di addormentarmi. Si spegne la luce, musica nelle orecchie, le note di Otherside mi rilassano...ma mi basta muovere la testa per sentire quel dolore. Dannazione, non capisco come mai succeda questo. Mi alzo, vado verso i bagni, barcollo, faccio fatica a camminare, mi devo trascinare la flebo dietro, fà un rumore del diavolo, la sollevo con il braccio ancora sano, giusto il tempo di giungere al bagno. Entro, non perdo tempo a guardarmi intorno, ma non posso fare a meno di notare che gli spazi sono ampi e la pulizia è ottima. Probabilmente non è la prima volta che vengo qui ma non ricordo niente. Sento fastidio quando deglutisco, mi sciaquo la bocca con dell'acqua, sto seduto su una sedia qui nei pressi del lavandino, mi prende lentamente il sonno... appoggio la testa sul bordo del lavandino e...

Le lancette del mio orologio fanno le 1:30 del mattino, sono passate un paio di ore da quando sono venuto qui in bagno. Mi sono addormentato ma ora il dolore al collo è peggiorato, deglutisco a fatica. Mi sciacquo la bocca dalla saliva che non riesco a deglutire e faccio per tornare in camera. Devo tenere il collo fermo., ma camminare in queste condizioni non è semplice, non ricordo come  ho fatto nei giorni scorsi, ma adesso il gesso mi sembra pesante, dannatamente pesante. Pochi passi ancora, sono arrivato, nella camera, mi siedo sul letto. Solo posizionare la testa sul cuscino è un impresa, me la devo reggere col braccio destro per non sentire dolore. Finalmente sono disteso, ma qualcosa non mi permette di dormire. Il collo, mi fa un dannato male, ormai non riesco più a ingoiare la saliva, quando lo faccio sento dolore. Non posso nemmeno stare sul cuscino. Cosa diavolo mi sta succedendo. Non ci sono con la testa, ancora immagini sbiadite, mi prende il sonno, ma per poco, apro gli occhi di nuovo, guardo l'orologio sul muro, segna le ore 3:00 di notte, il dolore si è rifatto insopportabile, devo ripulirmi la bocca, mi rialzo, afferro la flebo e me la trascino di nuovo in bagno...sono in mutande...non di faccio nemmeno caso, non me ne accorgo, non me ne frega niente, non so il perchè ma è cosi. Ancora una volta attraverso il corridoio che mi divide dai bagni, un nfermiera mi vede, sorride, mi fà un complimento, dice che ho delle belle gambe dritte, non ci faccio molto caso, la guardo con l'occhio che ancora ho sano e le faccio un timido sorriso. Il bagno è a pochi passi. Mi siedo nuovamente davanti al lavandino, sciacquo ancora il palato. Sono confuso, stanco, non capisco più niente, forse la gola è solo un po infiammata, provo a tenere in bocca dell'acqua calda, ma forse sbaglio, è meglio dell'acqua fredda per disinfiammare. Sono privo di lucidità e crollo nuovamente a dormire con la faccia appoggiata al bordo del lavandino. Dannazione, basta, mi sveglio, di nuovo, ancora, per lo stesso motivo, questo maledetto collo, non mi da pace. Mi pulisco di nuovo il palato dalla saliva, ma queta volta voglio fare una prova, provo a deglutire un po d'acqua. E' un attimo, l'acqua va giu, ma il dolore che sento è terribile, tossisco violentemente, ogni colpo di tosse ha un rumore quasi metallico e mi provoca sofferenza. Vorrei piangere, ma non lo faccio, sopporto, provo a farlo in silenzio, stringo i denti. L'attacco è finito, appoggio nuovamente la testa al lavandino...

Sono le 5:30 quando mi sveglio. Sono in bagno, sciacquo il palato e torno in camera. Stare qui, solo con questo dannato dolore... non lo sopporto più. Prendo il telefono, chiamo mia madre, le chiedo di venire, non mi rendo assolutamente conto dell'ora, non ho la lucidità necessaria, a volte dimentico anche dove diavolo mi trovo e perchè ci sono arrivato.

Si sono fatte le 7:15 del mattino quando sento una voce chiedermi di alzarmi. E' l'infermiera che è venuta a cambiare le lenzuola e a sistemare la camera che condivido con altri tre pazienti. Mi alzo lentamente, lei vede la mia fatica nel farlo e mi aiuta a tirare su la testa. A quel punto mi chiede come mai questa fatica nel muovere la testa, le rispondo che non lo so...non ricordo. Lei non chiede altro, compie il suo lavoro e mi lascia sdraiare nuovamente. Non è un sollievo per me, non riesco a stare sdraiato, mi fà troppo male il collo, mi siedo...aspetto...non so cosa

[Questa è la prima parte, la prima notte di cui ricordo qualcosa nell'ospedale, non ricordo tutto in realtà, alcune cose che ho fatto me le hanno raccontate, anche se di questa notte il ricordo è abbastanza chiaro. Sono le 00:50 quando scrivo questo pezzo, domani mi aspetta la scuola e devo dire che scrivere di questa storia me la sta facendo come rivivere. Sono troppo stanco per continuare, il resto lo scrivo o domanipomeriggio dopo la scuola oppure Domenica. Grazie per l'attenzione]



...C'è un po' di T in ognuno di noi...
...c'è un po' di God ubriaco in ognuno di noi...