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Discussioni - Avalokitesvara

#1
Videogames / Killer7
2 Luglio 2007, 14:01:11
Arte e follia... Non ci sono due parole migliori per descrivere Killer7.
L'opera di Suda 51 non può essere chiamata soltanto un videogioco; certo, esiste come tale, ma non si limita a far divertire il giocatore. Anzi, qualche volta l'aspetto artistico mette in un angolo la giocabilità.
Ma diamo un'occhiata al gioco vero e proprio.

In un futuro alternativo, il mondo è riunito sotto le Nazioni Unite e, finalmente, in pace. La guerra è solo una fantasia; se qualcuno tenta di compiere un attacco missilistico, questo viene subito intercettato e fatto esplodere. Trasformato in un semplice fuoco d'artificio.
Il sogno finisce con l'emergere d'un gruppo di terroristi chiamati Heaven Smile. I suoi membri sono capaci di tramutarsi in bombe umane e di esplodere in ogni momento, forti anche della loro invisibilità ai comuni esseri umani.
Gli unici a poterli contrastare sono un gruppo di assassini professionisti, i Killer7. Un gruppo eterogeneo, composto d'una sola persona con sette personalità indipendenti. Difatti il capo di questo gruppo, Harman Smith, è un vecchio su una sedia a rotelle: costui può però trasformarsi senza problemi in uno degli altri membri. Anche fisicamente. Coyote Smith, un ladro messicano, MASK De Smith, un lottatore di Wrestling, Dan Smith, un ex-gangster, KAEDE Sumisu, una donna giapponese, Con Smith, un adolescente cieco, Kevin Smith, un albino. Inoltre è presente una personalità speciale, Garcian Smith, un afroamericano; questo ha la capacità di recuperare i cadaveri delle altre personalità sconfitte in battaglia e riportarle in vita.

Killer7 è un gioco d'un genere ormai quasi dimenticato... Uno shooting game su binari. Ossia, potete solo andare in avanti ed indietro e percorrere occasionali bivi. Non è possibile fuoriuscire dai binari preimpostati. Ciononostante, riesce comunque a funzionare bene. Anzi benissimo. Questa particolare scelta permette al gioco di effettuare inquadrature altrimenti impossibili in un normale shooting game. E la grafica, un cell shading crudo e stilizzato, non è di certo un prodigio della tecnologia ma riesce a colpire ed a sposarsi perfettamente con l'ambientazione. La componente shooting è inoltre arricchita da una parte adventure; bisogna raccogliere oggetti ed utilizzarli al posto giusto per andare avanti.
Comunque, dal punto di vista della giocabilità, Killer7 non è niente di straordinario; divertente, sicuramente, diverso dal solito, di certo, ma non straordinario. Ciò in cui eccelle è il valore aggiunto dato dall'arte. Personaggi... Grafica... Ambientazione... Una trama che, nella sua brevità, riesce a superare come complessità e potenza quella di numerosi mostri sacri tra i videogiochi, come i capolavori Square o quelli di Kojima. La storia di Harman Smith riesce a toccare, in maniera anche piuttosto approfondita, numerosi argomenti: religione, psicologia, politica, etica... Il finale vi darà parecchio da pensare e vi farà venire voglia di informarvi sulla situazione politica di Giappone ed U.S.A.
Killer7 non è mai stato rilasciato in italiano. Se volete giocarci, sappiate che vi sono numerosi dialoghi in inglese non sottotitolati. Certo, è possibile recuperare da GameFAQs gli scripts di queste parti e ricontrollarli se ci si è dimenticati qualcosa... Ma se non capite ciò che succede per via della barriera linguistica, perdete una buona fetta di gioco.

Un'ultima cosa: Killer7 è crudo. Molto.
Chi ama la complessità di Finch e la spettacolarità da B Movie di Tarantino si troverà a suo agio. I personaggi durante le sparatorie sputano sequele di "fuck" e derivati, come se fosse un mantra. C'è sangue, c'è truculenza, c'è anche cattivo gusto, c'è qualche accenno al sesso.
Superate l'atmosfera da B movie, superate la barriera linguistica e vi ritroverete una delle migliori esperienze videoludiche della vostra vita; Killer7 appassiona, stordisce, fa riflettere ed elucubrare.
#2
Visto che è stato richiesto ecco un'analisi dei principali difetti del gioco. Mi atterrò solo a quelli più gravi, non preoccupatevi.
Partiamo subito da un presupposto, così addolcisco la pillola. Qualche pregio lo ha: la grafica. Ed il Triple Triad, che comunque può non piaciere a chi vuol giocare ad un jRPG.

In sintesi, quali sono i difetti principali che rendono questo capitolo della celebre saga un disastroso buco nell'acqua, una cicatrice nella, fino a quel momento, fulgida carriera della Square, reduce da Chrono Trigger, Xenogears, Final Fantasy Tactics e FFVII, per dirne alcuni?
Andiamo per ordine, dal minore al maggiore dei problemi.

Punto 1 - La trama
La trama di FFVIII è stupida.
Iniziamo il tutto con un filmato tanto scenografico quanto pieno di spoiler del tutto fuori luogo.
Il principio della storia è tutto sommato originale, grazie alla novità dell'ambiente scolastico e delle missioni; tutto questo dura pochissimo. Un paio di missioni e c'è un tuffo nel nulla. Tutta l'atmosfera da accademia si perde per fare da sfondo alla storia d'amore tra i due protagonisti.
I garden, le tre streghe, i salti temporali e i vari flashback sono soltanto un contorno mal costruito... E' anche facile dimostrarlo. La storia di Laguna è piena di buchi: ad esempio non si spiega bene come mai da ribelle qualunque sia diventato presidente de 'sta ceppa. Nessuno spiega perché tutti gli orfani siano diventati SeeD. Ok, Edea era la "capa" dell'orfanotrofio, ma non è che li abbia obbligati a seguirli. Cosa è successo ai vari personaggi dall'uscita dall'orfanotrofio alla loro trasformazione in SeeD?
Perché tutto questo? Perché per costruire l'intreccio si sono concentrati sulla storia d'amore... Peccato che quest'ultima sia noiosissima e tremendamente scontata. FFVIII vanta alcuni dei momenti più lenti e noiosi della storia dei videogiochi: la scena dell'abbraccio sullo spazio, per esempio, ha ucciso chiunque avesse un minimo di buon gusto.

Punto 2 - I personaggi
Forse l'aspetto peggiore.
I personaggi di FFVIII, con l'eccezione di una soltanto, possono essere di due tipi: odiosi od inutili.
Analizziamo la prima categoria, gli odiosi:
- Scuoll: Il personaggio di fantasia più antipatico della storia. Un fighetto, vestito da D&G o simili, incazzato col mondo per motivi incomprensibili che cerca di manifestare la sua presunta figosità con silenzi e monosillabi. Nove volte su dieci questa sua scelta di vita gli fa fare la figura del cretino, dato che non ha nessun motivo per essere arrabbiato col mondo, essendo lui orfano come tutti gli altri PG ed avendo condiviso con loro l'infanzia. Aggiungiamo che il Gunblade è un'arma veramente stupida come concept.
- Rinoa: Avete presente il super attack? Ecco. Appiccicosa, soffocante, noiosa. Preferirei la morte piuttosto che vivere vicino ad una così.
- Seifer: Un emulo di Kain di FFIV, ma platinato e vestito da fighetto. Al contrario del dragone, il suo passaggio all'altra parte non crea neanche un minimo di sorpresa, era chiaro dal primo secondo che sarebbe successo... Con quella faccia...
Passiamo ora agli inutili:
- Quistis: Dopo gli inizi da professoressa gnocca, perde ogni importanza. Neanche il ruolo di capo del gruppo del Triple Triad riesce a risollevarla. Peccato, perché fisicamente merita.
- Selphie: Compagna di Scuoll, il cui carattere è costituito da un'ossessione per i treni e per il giallo ed un'ammirazione per Laguna. Personaggio profondo, insomma.
- Zell: E' la macchietta comica del gruppo. Ci voleva, eh?
- Irvine: Se dovessi indicare qualcuno per rappresentare la quintessenza della categoria dei PG riempitivi, sceglierei proprio lui. Assolutamente inutile a livello di trama, ha il carisma d'una carota ammuffita vestita da cowboy.
- Laguna: La versione adulta e comica di Squall. Almeno è simpatico.
- Fujin e Raijin: Eccettuati due siparietti comici dell'orba, c'è poco.
- Artemisia: Il cattivone più anonimo della storia dei jRPG. Sbuca fuori dal nulla, non ha personalità, non trasmette alcuna emozione. Picchiarla non dà soddisfazione. E pensare che i suoi predecessori sono eX-Death, Kefka e Sephiroth...

L'eccezione è ovviamente Edea, una cattiva coi fiocchi, ma anche un'alleata affascinante. Peccato che si faccia da parte quasi subito. Era troppo per questo gioco, evidentemente. Sarà pure perché è stata un'idea di Amano, e non del solito Nomura-cacca.

Punto 3 - Originalità
Poca, troppo poca.
Nomura non ha fatto altro che scopiazzare da altri giochi della saga. Squall è un pallido tentativo di imitazione di Cloud, e la sua aria tenebrosa risulta ancor più ridicola visto che al contrario del biondo, non ha alcuna tragedia alle spalle. Seifer è preso pari pari da Kain di Final Fantasy IV, ma è privo del carisma del dragone.
Ma Seifer non è l'unico punto ripreso da FFIV: l'intera struttura principale della trama di FFVIII ricalca fedelmente le avventure di Cecil e compagnia. L'unica differenza è che invece di avere un'ambientazione medievale, ce n'è una cyber-punk, per poter sfruttare il successo di FFVII.
Infine, la compressione temporale... Qualcuno ha detto Chrono Trigger?

Punto 4 - Il Gameplay
Argh.
Questo gioco ha snaturato l'intera saga di FF, sputtanando Chocobo, minigames, forzieri, sistema d'equipaggiamento e magie a favore di innovazioni che furono tutt'altro benvenute.
Analizziamo i numerosi e vari difetti di questo campo:
- Niente più forzieri in giro per i dungeon, in compenso arriva il dimenticabile e fortunatamente dimenticato sistema dello stipendio.
- I Chocobo sono totalmente inutili. Non ditemi "eh, ma c'è il Chocobosco!" perché era qualcosa d'offensivo.
- Le tonnellate di Minigames di FFVII sono sostituite dal solo Triple Triad, che, per quanto sia ben fatto, può non piacere visto che c'entra poco con un jRPG.
- La compressione temporale impedisce di tornare indietro nel gioco per fare qualunque cosa.
- Niente più equipaggiamento, l'unica cosa che si può fare è upgradare le armi. Leggendo le apposite riviste e raccogliendo oggetti sparsi qua e là per il mondo. Peccato che nessuno senza FAQs o palle di vetro riesca a capire dove andarli a pigliare visto che li lasciano ogni tanto i mostri accoppati. Fortunatamente il bonus è talmente irrisorio, che l'unico che ne ha veramente bisogno è Squall, per ragioni di Limit.
- Alcuni enigmi sono senza senso. Chi ha parlato di stanza dei dipinti?
- La presenza di oggetti come Med dell'Eroe e del Mago è a dir poco offensiva nei confronti d'ogni giocatore serio.
- Ultima ed Omega Weapon sono deboli. Ridatemi la Ruby, Hiryuu o Ozma!
- Aura rende l'utilizzo delle Limit eccessivamente semplice.
- Le magie sono inutili. Anche Ultima fa meno danno d'un colpo semplice dato da un personaggio che abbia delle Junction non disastrose.

Il principale difetto restano però loro, la novità alla quale sono stati sacrificati MP, esperienza ed equipaggiamento e che ha succhiato l'essenza di magie e summon. Ossia le Junction.
Se da una parte questo sistema ricalca strade già percorse, in quanto l'apprendimento delle abilità è identico a quello dei Job di FFV, dall'altra parte cerca di dare un nuovo senso ad evocazioni e magie.
Di fatto ne ammazza l'utilità: le junction infatti gestiscono la potenza del personaggio in base al numero di magie connesse ad uno stat. Usarle è deleterio, visto anche il danno irrisorio che causano anche le più potenti. Le summon, chiamate qui G.F., hanno animazioni lunghissime e non saltabili e, comunque, dopo il primo disco perdono ogni utilità in combattimento visto che causano danni non eccessivi. A rimpiazzarle ci pensa la micidiale combo aura+limit, che rende il gioco mostruosamente facile e toglie ogni spazio a pianificazione e strategia.
Inoltre le Junction rendono il gioco decisamente sbilanciato: chinque ha un minimo di esperienza capisce che assimilare a morte ogni nuova magia che si incontra è la chiave per il successo. Fare esperienza è deleterio, visto che le Junction rendono già invincibili, mentre i nemici salgono di livello assieme a noi. Così facendo il gioco risulta facilissimo se si assimila a dovere, incredibilmente arduo e frustrante se non si fa ciò.

FFVIII risulta noioso e ripetitivo a chi ha compreso la chiave dell'assimilazione, frustrante a chi non l'ha fatto; in entrambi i casi è tutto fuorché divertente. Aggiungete i vari difetti in gameplay, l'assenza di varietà, personaggi che non riescono a farsi amare ed una storia che non t'incoraggia affatto a proseguire, ed avrete il peggior jRPG che l'uomo, anzi un uomo, Nomura Tetsuya, abbia mai partorito.

PS: A chi dice "Eh ma questo gioco ha avuto un sacco di successo, un motivo ci sarà!" rispondo: anche Britney Spears ha venduto milioni di dischi.